Fantasmi di Strada, di Bruno Pollacci, all’Academy Virtual Art Gallery
Si apre la mostra di Grafica e Pittura di Bruno Pollacci: “Fantasmi di Strada”, allestita all’ “Academy Virtual Art Gallery”, galleria d’Arte virtuale no profit diretta da Bruno Pollacci, direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa.
La mostra è visitabile gratuitamente a questo link fino al 31 Maggio 2022, 24 ore su 24. Nell’area “Link Video Mostre” sono utilizzabili i link per visionare tutti i video delle mostre precedenti pubblicati su You Tube e nell’area “Locandine Mostre” sono visionabili e scaricabili le tutte le locandine delle mostre precedenti.

Dalla presentazione della mostra, a cura di Bruno Pollacci: “Gli ultimi due anni condizionati dalla pandemia del coronavirus non hanno creato solo morti e tanti drammi sanitari, ma hanno anche fortemente messo a dura prova l’economia dei Paesi, provocando la chiusura di molte attività lavorative con conseguente aumento di disoccupazione, mettendo in gravissima difficoltà soprattutto coloro che per la raggiunta età matura, hanno avuto minori opportunità di nuova occupazione. Non poche persone si sono ritrovate a dover accettare la carità delle mense per i poveri, e nei casi più disperati, ad affrontare addirittura la sopravvivenza in strada, come senzatetto, diventando una sorta di “fantasmi di strada”, dimenticati dalla società.
Da sempre sensibile a questa problematica esistenziale, cosciente che un momento di improvvisa ed estrema disgrazia potrebbe capitare a chiunque, ho sentito di dedicare varie mie opere al tema, con partecipazione interiore, comprensione umana e fraterna solidarietà. Ma in questa mostra non ci sono solo coloro che sono stati drammaticamente obbligati a questa nuova condizione di sopravvivenza, in quanto ho voluto testimoniare anche l’esistenza di chi, come posizione di rifiuto verso le regole di un sistema societario avvertito da alcuni come avverso e “nemico”, ha deciso coscientemente la vita di strada come estrema scelta libertaria. Opere quindi nelle quali si può avvertire la disperazione, la solitudine, lo sconforto, il vuoto interiore, la tristezza, ma in alcuni casi anche l’accettazione naturale e non necessariamente drammatica della condizione e dell’essere. Un viaggio tra le espressioni di queste varie identità con un abbraccio ideale e nel rispetto delle diversità.”.